E’ un secondo molto raffinato, adatto anche alla cena del 24 dicembre: in questo caso, presentatelo come abbiamo fatto noi, con un piccolo contorno di patate viola lessate e un cucchiaino di caviale. Semel in anno…
Ingredienti per 2 persone
- 300 gr mazzancolle pulite ma con la coda intatta, peso al netto della pulitura
- 2 arance + il succo di una terza
- 20/30 foglie di basilico
- 100 gr farina
- 100 gr farina di riso
- 400 ml acqua frizzantissima ghiacciata
- 1 tuorlo bio
- 1 spicchio limone
Preparate la salsa innanzitutto: prelevate 2-3 scorzette dalle arance, poi pelatele al vivo e saltatele in padella in un paio di cucchiai di olio caldo. Bagnate con il succo della terza arancia, profumate con 1 cucchiaino di zucchero di canna, il succo di uno spicchio di limone e salate leggermente, lasciando cuocere 3-4- minuti su fuoco dolce. Passate tutto al mixer.
Passate il composto attraverso un colino a maglie non troppo fitte e tenete da parte il liquido.
Frullate una decina di foglie di basilico in 2 cucchiai di olio e tenete da parte. Asciugate bene le altre foglie e preparatevi a friggerle mentre cuocerete i gamberi.
Per la pastella (tempura) mescolate le due farine all’acqua e al tuorlo, lasciando il composto leggermente granuloso; immergetevi le foglie di basilico e passate poi alla frittura.
Cuocete i gamberoni nel mentre, scottandoli appena in una padella con un filo di olio. Scaldate la salsa all’arancia e lasciatela rapprendere un poco (se dovesse essere troppo liquida, aiutatevi a farla addensare con un quarto di cucchiaino di maizena, da incorporare con una frusta per evitare la formazione di grumi).
Scolate le foglie di basilico, passatele su carta assorbente e componete il piatto: montate i gamberi uno sull’altro, nappateli con la salsa all’arancia, sporcateli appena con qualche goccia dell’olio al basilico e mettete vicino le foglie fritte. Servite immediatamente.